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letteraria

tutte le recensioni letterarie di questo blog

- I Frutti Dimenticati - Cristiano Cavina

- Per Tutte Le Altre Destinazioni - Fabrizia Pinna

- Il Delitto Dei Giusti - André Chamson

- Racconti A Vita Bassa(1) (2) - Nicola Sacco

- Madri E Figli - Colm Tòibìn

- Gomorra - Roberto Saviano Countinua a leggere »

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Così dobbiamo andare alla guerra?

Ottimo e abbondante il cartellone massmediatico agostano. Cerimonia d’apertura in grande stile con la Cassazione feriale, balneare, sepolcrale anzichenò, su Berlusconi. E tutto il resto a catena per sollazzare l’uomo della spiaggia. Countinua a leggere »

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Accanimenti illetterati

Berlusconi ce la può fare licenziando tutti i suoi costosi legali e nominando suo unico avvocato Vladimir Nabokov. Forza Silvio, la tua salvezza è già agli atti, non perderti in un bicchier d’acqua, la tua arringa difensiva e la sentenza definitiva sono già scritte. Dài!

(non sarebbe male se anche la Boccassini ci desse una letta)

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Comunicato stampa ex gruppo IPV circolo di Modugno

Con preghiera di diffusione

Grazie per la collaborazione

“Può essere che i grandi progetti si realizzino intorno a cattive idee. Può essere che intorno alle persone con cattive idee questi progetti vivano, crescano e creino gruppi, associazioni, sindacati, comitati, movimenti e partiti. Non è forse proprio intorno ai buoni progetti che una comunità arretra, si dissolve e decreta la morte di soluzioni per lo sviluppo e la crescita del territorio?
Dunque, un movimento politico deve basare proprio su questi concetti la propria azione per formulare cattive idee capaci di creare una società arcaica fondata sui valori di illegalità, amoralità e malcostume, ingiustizia, iniquità, egoismo e abietto individualismo. Quando questi concetti fondamentali realizzano finalmente la loro affermazione diventa facoltativo intraprendere una valutazione superficiale del percorso effettuato sottraendosi al confronto con la realtà che è sempre in eterno stallo.
Il gruppo IPV Modugno muore 10 anni fa con l’intento di esprimere sulla troposfera buoni idee e buoni progetti, mentre sul territorio esprimeva quelli cattivi basati su opportunismo, abietto individualismo, trasformismo e ingiustizia. Queste caratteristiche hanno precipitato il partito in un abisso fino al raggiungimento di degradanti incarichi amministrativi, espletati sempre con negligenza, spregio del territorio, vanagloria e cocciutaggine.
Oggi, dopo un incontro effettuato con l’on. Pelatoni per discutere le nuove strategie di intervento che IPV nazionale sta mettendo in campo per affrontare l’ennesima farsa elettorale, il gruppo IPV Modugno si ritrova a dover sorvolare su quelle che sono le vecchie prospettive del partito.
Il progetto di “Riposizione speciale con Sgroi” promosso dal partito IPV a livello nazionale viene considerato dal gruppo IPV Modugno come un freno al percorso intrapreso in quanto la non partecipazione del simbolo IPV ai prossimi appuntamenti elettorali mette in secondo piano l’identità del partito costruita con ostinata ipocrisia in tanti anni di ciniche manovre. E questo per la troposfera è una perdita.
Inoltre l’aver appreso che “Riposizione speciale con Sgroi” continuerà ad esistere anche il giorno dopo la chiusura delle urne ha posto ulteriori conferme sul non prosieguo del progetto stesso in modo da togliere il gruppo IPV Modugno da ogni imbarazzo. La presenza di un progetto politico a lungo termine diventa per noi, uno dei punti fondamentali della decisione di non partecipare come IPV Modugno alla prossima farsa elettorale schierati con “Riposizione speciale con Sgroi”, in quanto una coalizione che si presenta alle politiche e non si preoccupa di un progetto a lungo termine che serva davvero a sventare il cambiamento per l’Italia (ma anche per la Slovenia) non ci interessa.
Non ci interessa a tal punto che non solo non aderiamo al progetto “Riposizione speciale con Sgroi” ma siccome ci interessa quell’altro progetto che va sotto il nome “Emolumenti tradizionali con Sghei”, per appunto meglio schierarci con l’on. Sghei, come coordinamento contadino rimettiamo il mandato della rappresentanza dell’IPV di Modugno alle autorità responsabili provinciali, regionali e nazionali.”
Il coordinamento contadino “Immolati Pei Volponi” di Modugno

NdA: Il testo originale, per chi avesse voglia di apprezzare la mia geniale manipolazione, lo trovate qui in tutta la sua sconcertante banalità

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training autogeno

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il ballo di gruppo più gettonato dalla cupola modugnese
il pezzo più cantato e ballato dalla compagine dei filibustieri, apposta per darsi la carica e non farsi prendere

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SUDCRITICA

IL SINDACO PDUDC CHE SI CREDE BERLUSCONI

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L’ASSEMBLEA DEI GATTIPARDI

IL NUOVO CONSIGLIO COMUNALE DI MODUGNO.

letteraria

Macchine, carcasse e carcasse di macchine

Massimina è il buco nella schiena di una statuina rubata, il tarlo di un sistema che doveva spiegare una volta per tutte, e scientificamente, genesi e palingenesi dell’esistenza; questa meravigliosa figura di donna rappresenta la falla che fa naufragare il sistema di regole che si pretende presiedano all’ordine e all’evoluzione dell’Umano. È Massimina l’inceppamento della/nella macchina. Sempre Massimina ad ingrippare l’ente motore.

Come dai congegni automatici “si ottiene un rendimento che oscilla tra un massimo ed un minimo” e “così anche in ogni concetto”, questo libro spinge avanti concetti che presentano l’oscillazione tra un massimo dell’affermazione dell’amore e dell’amicizia e un minimo della loro negazione. “Due estremi che compongono contemporaneamente il risultato e che rinviandoselo l’un l’altro lo mandano avanti”. Come dire che mandano avanti una storia e un romanzo.

L’ambiguità piena di Anteo Crocioni non consiglierebbe di tracciare ulteriori specificazioni alla materia romanzata. Nella vicenda dell’essere umano che ci racconta per dritto e per rovescio come non sappia egli stesso che cazzo ci fa sulla terra e ciò nonostante accanitamente si interessa della sorte dell’uomo, egli uomo ci smena da un lato la volontà ordinatrice che spieghi le regole dietro le quali corre l’evoluzione, dall’altro l’insensatezza/follia dilagante fuori e dentro di lui, suo malgrado. Ma oggi chi affronta queste poderose tematiche nel Romanzo?

Sarebbe fuorviante giudicare Anteo tutto positivo e magari anche martire. Volponi delinea un uomo, e un sistema con lui, fallace come gli altri, come tutta la “povera umanità incagliata”. La sua accademia per l’amicizia di qualificati popoli fa acqua in più di un punto e a maggior ragione quando sconfina nell’auspicabilità di una società comunista. È di non poco momento, infatti, il brano in cui, messo di fronte al giudice, Anteo (che fino a quel momento aveva risposto per le rime a tutti) incassa un colpo mica da ridere visto che Volponi, con astuzia di scrittore, non fornisce al suo personaggio le parole per una replica puntuale al “presidente del tribunale” che gli va rimproverando la rigidità della società comunista. Lì l’autore lascia a noi d’immaginare come Anteo in qualche misura barcolli. Quel che importa rilevare invece è che il giudice gli rimproveri proprio la società perfettamente comunista, non solo le degenerazioni partitiche impennacchiate di comunismo. Countinua a leggere »

diario di un giullare timido, letteraria

sbisciolame

mi chiedo se non sono diventato alle volte il cliché dello scrittore squattrinato con l’assillo dell’affitto da pagare, una discreta riserva di rancore destinato ai lettori, e due parole sempre a portata di mano per deplorare il sistema culturale. senza dimenticare il non trascurabile dettaglio del capolavoro certamente pronto per essere dato alle stampe che tuttavia giace ancora inerte tra le altre sue cartule, misconosciuto, esanime, prossimo alle prescrizione come un verbale di multa mai notificato.

essì che protervo come sono non credo né alla scadenza né alla natura sanzionatoria (di eventuali trasgressioni) della mia opera, connotati a causa dei quali sarebbe già bollata come effimera o velleitaria, e l’autore segnalato come il più pernicioso degli appartenenti alla schiatta dei moralisti, numerario alla conventicola dei soloni sempre pronti a fornire plantari correttivi non richiesti, organico alla gens dei fanatici depositari nonché esimi illustratori dell’ideale di Giustizia, riuniti in cupola. (a proposito, appartenni all’IDV, mi svilii per bene e ora son più relativista del re).

ecco, a furia di restare relegato nell’autoreferenzialità potrei anche convincermi di essere uno di quella razza lì, però che si sappia: io non ho mai scritto di Michelino, Dàniel, Ninì, Gerardina, Corrado, Vita Maria, Innocenza, etc., pensando di essere migliore di loro. tutt’altro: io mi sono abbassato al loro infimo livello, e lì, impiombato, sto.

Pross. »