funghi patogeni, riflessioni su due ruote

troppa grazia /7

L'Histoire Érotique
Nella notte lei gli appare.
Angelo, ti percepisco da lontano come ciò che mi manca. Come una primitiva forza della natura. Non scomparire. Quando torni? Non tollero essere abbandonata.
“Ti amerò domani. Tu però ancora non mi apostrofi. Aspettavo con ansia il tuo nomignolo, questo battesimo.”

(continua)

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funghi patogeni, riflessioni su due ruote

troppa grazia /2

L’eros è conflittualità farneticante dell’io. il porno è, al contrario, oggettità irreciproca dei corpi non squalificata da nessun soggetto; oggettità che eccede il desiderio, o-scenità irrappresentabile. Carne senza concetto. [c.b.]
L'Histoire Érotique
Di nuovo su quei tornanti. L’arrampicata questa volta è un incubo di fatica, tendini e tessuti tirati allo spasimo sul punto di strapparsi. Troppo ravvicinata. Ma la smania di tornare sul luogo in cui lo spirito santo gli si era manifestato era incontenibile.

“Non voglio sapere qualcosa di te. Voglio che tu mi parli di te, Angelo. Mi s’è fatta voglia di sentire la tua voce.”
“Non saprei da dove cominciare. Fammi una domanda precisa.”
“Hai mai fatto il chierichetto?”
“Il chierichetto mai. Solo una volta, al quartiere popolare dove abitavano i miei nonni fui trascinato ad una messa dove si ritrovarono improvvisamente con penuria di chierichetti e mi fu proposto di assistere il prete nella funzione religiosa. Mi buttarono addosso una tunica troppo lunga nella quale non feci che inciampare tutto il tempo. E non sapevo poi cosa fare, sbagliavo tutti i movimenti nonostante mi fosse stato detto di non starmene troppo a preoccupare. Ma credo sia stato uno dei momenti più penosi della mia esistenza.”
“Il giorno più bello della tua vita.”
“Non mi sovviene. Sarà povertà di spirito?”
“Il tuo ricordo più antico.”
“Potrei confondermi, potrei credere di averne individuato uno e magari dopo scopro che ce n’è un altro prima.”
“Va bene, adesso vai che c’è tutta questa umanità che mi prega. Ma sappi che so cosa mi vorresti chiedere, per cosa vorresti che io intercedessi. Questo ti lega a me e da ora sei mio devoto. Devi manifestarti tu qui da me.”

funghi patogeni, riflessioni su due ruote

troppa grazia /1

L’eros è conflittualità farneticante dell’io. il porno è, al contrario, oggettità irreciproca dei corpi non squalificata da nessun soggetto; oggettità che eccede il desiderio, o-scenità irrappresentabile. Carne senza concetto. [c.b.]
L'Histoire Érotique

All’inizio saliva per restare solo. Spingeva più forte degli altri sempre per restare solo. Poi comprese che era la conquista della vetta ad interessarlo. Intuiva con ciò di avvicinarsi in qualche modo all’esser caro agli dèi. Ascendere in bici, restare a spellarsi l’anima sulla roccia spellata poteva ben essere una penitenza a cui far seguire una richiesta d’aiuto rivolta direttamente alla madonna sommitale. Già discreta meta di pellegrinaggio.


In capo a una manciata di scalate della stessa rupe aveva capito che lo scollinamento era tutto. Fermarsi a guardare la statua, lasciarsi attraversare dalla spiritualità del luogo per sondarvi una qualche benevolenza, una disponibilità.
Altroché.
“Puoi fermarti, sai?” gli pareva di aver sentito. Non si sbagliava. “Anche darmi qualche lume su di te. Perché mi cerchi?”
Terrorizzato si buttò giù per la discesa. A rompicollo. E la notte che seguì fu angosciosa. Verso l’alba cominciò a esaminare le cose un po’ più razionalmente: ci sono madonne che piangono e piangono addirittura sangue, ci sono madonne che esalano nell’aria in nebulose che compongono figure vagamente mantellate. Perché meravigliarsi se la sua aveva scelto di parlargli? Solo non capiva come queste entità celestiali potessero aver bisogno di sapere. Come? Non conoscevano già tutto loro?

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