Cinque sbarra sei squinzie iberiche pervennero in riva al mare gallipolino a sconvolgere con missile anticarro un fino a quel momento meriggiare pallido e assorto.
Posato che ebbero il loro Javelin quasi sul bagnasciuga a sparare decibel, centibel, millantabel di Boro Boro, VillaBanks - El Amor ft. Fred De Palma, eccole fiondarsi in acqua fino ai ginocchi, non di più, a ballare e dimenarsi facendo sfoggio di costumini perizomici/tangoidi/brasilianici & superfici scoperte altamente instagramabbili. E infatti tutte, smartphone alla mano, a farsi selfie, forse storie, forse reel. E nel frattempo ballare e provocare la spruzzaglia. Tutta la spiaggia era per loro, coppie distese sui teli mare con lei col muso appeso e lui che finge gli occhi chiusi e in realtà quell’occhio più lontano da lei è mezzo aperto a non perdersi lo spettacolo. Però stranamente neanche un manzo da spiaggia si butta al gioco. Solo un piccoletto, tre anni e mezzo, si infila nel gruppetto e prende a ballare a modo suo, salutato dalle iberiche tra grandi feste.
C’era invece un vero cretino da spiaggia in tanga giallino che turbava l’estasi visiva parlando al telefono in manifesto aziendalese andando frenetico su e giù per la battigia, indifferente a tutto il baccanale.
Poi il marmocchio treenne lascia d’improvviso la comitiva, raggiunge i genitori sotto l’ombrellone in prima fila e tira e incita: dai papà vieni a ballare anche tuuuu!
Sguardo inceneritore della mamma.
“Ehm, no a papà, non è proprio il caso.”