Giampaolo Serino potrebbe anche tornarci su:                                                                              Guarda l'immagine nelle sue dimensioni reali.

 

[...]Naturalmente, si potrebbero fare altri nomi “promettenti”. Ad esempio Nicola Sacco, barese, del ‘74, che ha pubblicato i bellissimi Racconti a vita bassa (Quarup, 2007) o Antonio Manzini, sceneggiatore e attore, che ha scritto Sangue marcio (Fazi, 2005) e sta per tornare con un libro Einaudi; e nomi di promesse poi non mantenute, scrittori bravissimi al primo libro e caduti poi sul secondo, come Mario Desiati (in Neppure quando è notte ha scritto uno degli incipit più belli degli ultimi anni, poi è entrato anche lui nella grande famiglia di Siciliano…).

Rimarrebbero infine le donne - Fabrizia Pinna detta Bizia, Per tutte le altre destinazioni (Quarup, 2007), ragazza notevole sotto tutti i punti di vista; o Rosella Postorino, La stanza di sopra (Neri Pozza, 2007) o addirittura Rosa Matteucci, se non fosse che la pubblica Adelphi. Ma, da inguaribili maschilisti, siamo convinti che l’ultima donna capace di scrivere sia stata Virginia Woolf. Che non era neppure italiana.

Luigi Mascheroni,  (Il Domenicale)