Riprendo dei testi di economia e lascio Bardamu su una piroga che risale un corso d’acqua nel bel mezzo della foresta equatoriale.

Col bronco ingrommato visti Il Profeta, L’uomo nell’ombra, Agorà, L’uomo che verrà, Il giardino dei limoni, tutti accomunati da certa lungaggine. Agorà finisce dritto dritto a liberarmi memoria nell’hard disk, dopodiché in questo mini torneo assegnerei al film di Diritti la palma del migliore (non mi dilungo perché la commozione e le lacrime in questo mondo sono giustamente appannaggio di C’è posta per te o della Barbaraalleporte D’urso), quella della migliore sceneggiatura a Il profeta, miglior attore Ewan McGregor, miglior soggetto (non ben sviluppato, direi) al Lemon Tree. Le migliori citazioni, costruite sulle atmosfere hitchcockiane ma anche su un coraggioso autocitazionismo (ho trovato piuttosto evidenti le suggestioni da L’inquilino del terzo piano, il film più di terrore che abbia mai visto, come ebbi a dire un anno fa), sono in conto al film dell’orco Roman Misteri.

A chi volesse chiedermi un’analisi più argomentata è sufficiente che mi indichi uno di questi film.

Ad ogni modo, questo 2010 sta appassionandosi alla sua fine e io son qui, stavolta fermo nel proposito, a organizzar classifiche e indicizzazioni di tutto quel che è entrato in ’sto blog in fatto di libri e cinema. Avevo anche fatto una classifichina del tutto personale sulla base di quel che avevano visto i miei occhi quest’estate tra i libri e i quotidiani più letti sulle coste pugliesi. Ma poi ho rinunciato perché non ci vedevo granché di senso nel categorizzare qualcosa che non era entrato nei miei ragionamenti…