Le sepolture del giorno dopo la morte – rituali affrettati e ridotti al minimo, nessuna veglia, partenze dagli ospedali - non sono veri funerali. Ci buttano via; pietas nessuna. Di tutte le colpe delle accelerazioni, questa è una delle più forti in brutalità e nequizia. I morti sono qualcosa. Soffrono di questo subitaneo sgombro. In queste violenze impalpabili c’è un seme di sventure.

Guido Ceronetti