È incredibile, ’sto cazzo di materialismo storico impedirebbe finanche l’unica lettura possibile della Shoah: la non lettura, l’impossibilità di un’interpretazione; accettare l’inservibilità di ogni strumento epistemologico reso all’istante vecchio, inutile arnese, di fronte ad ogni nuova strage in un campo di sterminio o alla metropolitana per mano di un fanatico sconvolto farcito di tric-e-trac, o di fronte al suicidio di massa in qualche fattoria deltempiodelsolediarchéondelreverendomoon.

No, cazzo! tutto si spiega invece, e tutto si tiene con l’interesse economico, la cupidigia, la brama di potere, l’accumulazione di ricchezza. E giù con le dotte analisi sempre più a vasto raggio, sempre più internazionali. Perché il locale è solo un riflesso di dinamiche molto più grandi di noi. Così grandi che la mente del giovane marxista, nel tentativo di comprenderle e farle sue (per farci cosa, poi?), scoppia. Risultato: uno sgarzolino via di testa in più a carico del sistema sanitario, del sim, del sert o non so che … Però purtroppo certi santoni resistono, seguitano a officiare liturgie oppressive con indosso i paramenti della moda corrente per non seminare terrore, e provano a riproporre in contesti autorevoli la solfa concettosa della struttura economica, della sua sovrastruttura, della borghesia mondiale et similia a tutte, ma proprio tutte, le categorie dell’esistenza.

Spesso cambia l’insegna dell’azienda o il titolo o l’editore del testo sacro ma sempre di genuflettersi e cospargersi il capo di ceneri al cospetto della Verità si tratta.

Enno, cazzo! dico io, verità un corno! Perché nulla sapete dell’abominio che chiamiamo Uomo, tutto ignorate della fogna del suo mondo interiore, delle sue proiezioni malate, tutto, tutto! Con ciò non intendo fare particolari esercizi di pessimismo sulla sorte dell’uomo che sbanda per calli e per merdai sul globo terracqueo, voglio solo dire che si può deliberare nel Male per qualche imperscrutabile ragione e che, sotto quest’aspetto, nessun reale passo avanti (l’eterno gioco dell’oca della vita) è stato fatto grazie a o nonostante le conoscenze acquisite.